Durante la lotta per rimettere in funzione la fabbrica, noi
lavoratori di VIO.ME, abbiamo ascoltato molte promesse, molte buone
parole sulla purezza della nostra lotta ma abbiamo anche ricevuto
molte denunce e molte minacce.
Più volte hanno cercato di
assimilarci ad un sistema che non ci appartiene, più volte hanno
cercato di integrarci a quell’ingranaggio burocratico dei
finanziamenti e dei sussidi a cui siamo contrari. Non solo…ci siamo
imbatttuti nell'incapacità e nella mancanza di volontà di
realizzare l’unica cosa ovvia da fare rispetto alla nostra
fabbrica: regolarizzare legalmente il suo funzionamento.
Hanno anche
cercato di colpevolizzarci perché reclamavamo il nostro diritto al
lavoro e alla vita, avendo assunto l’onere, come operai,
dell’intero funzionamento della fabbrica, contrariamente a quanto
fanno gli uomini d'affari che moltiplicano i loro profitti a danno
dei lavoratori. Ovviamente, il nuovo stato di cose li danneggerà,
facendogli perdere potere, ma danneggerà soprattutto noi,
lasciandoci esposti a fronteggiare con poche armi un potere sempre
più aggressivo e tenace. Sappiamo tutti molto bene che il nuovo
governo è contrario a VIO.ME, così come a chiunque possa mettere in
dubbio il capitale.
La prima mossa con la quale proveranno a
colpirci è il taglio dell’energia elettrica. Perciò chediamo
l'aiuto di tutti i movimenti internazionali per l'acquisizione di un
generatore che possa impedire che la produzione si fermi e che possa
aiutarci per la nostra indipendenza.
La produzione che ci tiene in vita non si ferma
neanche un minuto!!!
Invitiamo quindi tutte le associazioni, i
colletivi, i gruppi di compagni di lotta greci, europei e mondiali ad
aiutarci ad ottenere un generatore a biodiesel da 200 KVA.
P.S. La cosa migliore sarebbe trovare una fabbrica
di generatori che possa fornircelo subito in segno di solidarietà!